Quotidiano | Categorie: Fatti, Immigrazione, Diritti umani
ieri alle 23:56 | 0 commenti
Davide Casadio, Presidente Associazione Sinti Italiani - Da anni le famiglie sinti di Quinto Vicentino, vivono in stato di disaggio abitativo, dietro al cimitero del paese. Unico accesso è attraverso una caveggiara, che porta sul retro del campo santo (foto d'archivio di ragazzi sinti a Vicenza). Vi risiedono sotto una antenna della telefonia mobile, in un appezzamento di modeste dimensioni, contornato da un fossato i cui argini sono sottoposti a frenatura, senza servizi igienici e con sottoservizi posticci. Una zona soggetta ad esondazione.
L'Amministrazione comunale sostiene che sono stati spesi 16 mila euro per sistemare quell'area. Effettivamente ci si chiede come, visto che il piazzale è di terra battuta con un po' di ghiaino portato dagli stessi sinti al fine di non affossarsi nel fango ad ogni acquazzone, visto che le rive dei fossati continuano a franare e che i sottoservizi sono delle derivazioni dal cimitero. Da anni le famiglie sinti chiedono una idonea sistemazione, visto che sono onesti cittadini e alcuni vivono di un lavoro regolare a tempo indeterminato. Ma l'Amministrazione Comunale in deroga alle leggi regionali, non ci sente di adattare un'area comunale ad uso microarea per queste famiglie e preferisce mantenere i suoi cittadini in stato di degrado abitativo. Ora i sinti di Quinto non ne possono più e chiedono una vita più dignitosa.
Vicenza Piu
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