SINTI E ROM NEWS

SINTI E ROM NEWS

domenica 31 luglio 2011

Lombardia (Zingari Sinti

Grande afflusso di pubblico all’inaugurazione della mostra ” IL RACCONTO DEI POPOLI ETNICI” a Campomarino di Maruggio.


Maruggio – Grande successo di pubblico all’inaugurazione dell’ Evento Nazionale “Viaggio tra le minoranze etniche in Italia”che si è tenuto venerdì scorso 29 luglio nella bella cornice del  Grand Hotel dei Cavalieri a Campomarino di Maruggio. Evento che ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno on. Alfredo Mantovano il quale ha inaugurato la mostra” IL RACCONTO DEI POPOLI ETNICI”, alla presenza del Prefetto e del Questore e dell’Arma dei Carabinieri. La Mostra è organizzata con il contributo scientifico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con il Sindacato Libero Scrittori e il Grand Hotel dei Cavalieri  che sarà aperta fino al 7 agosto. Ha introdotto i lavori Tonino Filomena Presidente regionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani di seguito è intervenuto  lo scrittore Pierfranco Bruni responsabile del Progetto Etnie del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha focalizzato la “filosofia” politico culturale del Progetto stesso.Il Sottosegretario Alfredo Mantovano ha evidenziato la necessità di comprendere le minoranze storiche per capire i fenomeni migratori del nostro tempo. Mentre a spiegare il percorso e i dettagli giuridici ed antropologici della mostra è stata Micol Bruni, Cultore della materia UNIBA. Attualmente le popolazioni cosiddette “minoritarie” ammonterebbero a circa il 5% dell’intera popolazione. Sono diverse le popolazioni e le etnie di tradizione e lingua non italiana presenti nel nostro territorio e sono distribuite in diverse Regioni come riportate sui pannelli: in Sardegna (Catalani); in Sicilia (Albanesi); in Calabria (Albanesi, Neogreci, Provenzali, Zingari Rom); in Puglia (Albanesi e Neogreci); in Campania (Albanesi); nel Molise (Albanesi e Croati); in Abruzzo (Albanesi, Zingari Rom); nel Friuli – Venezia Giulia (Ladini, Sloveni, Tedeschi); nel Veneto (Ladini, Cimbri); nel Trentino e Alto Adige (Tedeschi, Ladini); in Lombardia (Zingari Sinti); nel Piemonte (Occitani, Franco – provenzali, Walser, Zingari Sinti); in Valle d’Aosta (Francesi, Franco – provenzali).

venerdì 29 luglio 2011

Reggio Emilia, 28 luglio 2011 'Operazione Raiders solo Rome Sinti

Blitz dei carabinieri nei campi nomadi

L'operazione aveva lo scopo di sgominare una banda responsabile di diversi furti in villa
Reggio Emilia, 28 luglio 2011 - I carabinieri di Parma hanno fatto scattare un maxi blitz per sgominare una banda di nomadi responsabile di una serie di furti in villa avvenuti a Parma e dintorni. I colpi sono stati messi a segno dalla banda tra il 2009 e il 2011. L'operazione, chiamata 'Operazione Raiders' ha passato al setaccio 12 campi nelle province di Reggio, Modena e Milano.
http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio_emilia/cronaca/2011/07/28/552348-blitz_carabinieri.shtml

I carabinieri anno il dovere di mantenere L'ordine e la sicurezza" ma non colpire tutti! Massimo "degrado" nei confronti della comunità sita e Rom.
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Comunicato Stampa Questa Mattina, alle Ore 6:25 Perquisizione
Una telefonata alle 6: 25 dichiarata dal presidente della Associazione sinti Italia di Reggio E.

Alla comunità di  Sinti Italiani” di Reggio Emilia.  I carabinieri anno fatto uscire i Bambini e Anziani tutti solo alla Minoranza Sinta E Rom, la Motivazione  Art. 41\90 ( Armi e Droga ) per noi della Associazione Sinti Italiani, e Della federazione Rom e  Sinti insieme come Vice,  Presidente  dichiaro che  queste cose venivano fatti in tempi di Guerra   65 anni fa! Nei  campi concentramenti, NEI GETTI,  dove Ebrei , Sinti e Rom,  e altre categorie di persone venivano  numerate e controllate con sistemi disumani e  svegliati e adunati  davanti alle SS,!  oggi nel 2011, le minoranze non ancora tutelate! Gli sono assimilati gli stessi quasi metodi di differenza, praticamente riconoscere una “Razza” inferiore  e una superiore  e queste cose sono accadute questa mattina alla popolazione Sinta e Rom  nei confronti di i bambini e anziani sono a tutti i campo di Roncocesi  - Bagnolo in piano   Zona del Acquedotto  e nei terreni Privati , un sinto e Ladro tutti i sinti sono ladri, e come dire  un Reggiano  non  sinto e rom  e Mafioso tutti i Reggiani sono Mafiosi,  sono state riprese con video camera e testimonianze del accaduto, in questo fatto diremmo che è “Discriminazione”  e nei confronti di Minoranze non  tutelate in parte al parlamento vogliono riconoscere le colture    Legge 482/99,  ma cosa si può dire se  non ce una tutela oggi ci ritroviamo nel riconoscere una razza inferiore! Questo sarebbe molto grave  la  costituzione ne devono usufruire tutti! Perché sono state fatte solo a una comunità e alle case che non sono minoranza non estato fatte nessun controllo .
Costituzione della Repubblica Italiana
Principi fondamentali
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Direzione generale dell'amministrazione civile
Divisione Enti Locali
Roma, 5 luglio 1985

Come è noto, esistono nel territorio nazionale numerose comunità nomadi, quasi tutti cittadini italiani, i quali hanno diritto di parità con gli altri cittadini, in armonia con il dettato costituzionale.
Peraltro, l'inserimento dei nomadi nella società presenta numerose difficoltà, talora dovute anche a preconcetti atteggiamenti delle popolazioni e delle autorità locali.
Il problema è particolarmente sentito a livello governativo, essendo evidente l'utilità di una evoluzione socio-economica e culturale dei gruppi nomadi.
Al fine, pertanto, di contribuire alla promozione di una politica che valga a rimuovere gli ostacoli che impediscono la partecipazione attiva della popolazione nomade alla vita del Paese, si prega di richiamare l'attenzione dei sindaci sulla esigenza che sia agevolata, anzitutto, l'iscrizione delle famiglie nomadi nei registri della popolazione, in conformità dei principi enunciati nell'articolo 2, 3° comma, della legge 24 dicembre 1954, n.228; l'iscrizione anagrafica è infatti il primo strumento per un inserimento nella vita della collettività, essendo evidenti le difficoltà che derivano dall'impossibilità di procurarsi le necessarie certificazioni.
Dovrà, inoltre, essere favorita l'erogazione ai nomadi di prestazioni sanitarie, che in atto incontra difficoltà proprio per la mancanza di un domicilio di soccorso.
Al fine, poi, di favorire l'esercizio, da parte delle suddette persone, di attività economiche lecite e che possano costituire uno stimolo ad un inserimento nella società, sembra opportuno che sia agevolato il rilascio di licenze riguardanti attività lavorative, con particolare riferimento a quelle di commercio ambulante.
Dovrà inoltre essere richiamata la particolare attenzione dei sindaci sulla esigenza di abolire gli eventuali divieti di sosta riguardanti i soli nomadi, in quanto tali divieti sono in palese contrasto con i principi di uguaglianza e di libera circolazione dei cittadini nel territorio della Repubblica, stabiliti dagli articoli 3 e 16 della Costituzione.
Si prega, infine, di invitare i Comuni, nei quali il fenomeno dei nomadi presenta maggiore consistenza, ad esaminare la possibilità di realizzare, in appositi terreni, campeggi attrezzati con i servizi essenziali, al fine di consentire che la sosta dei nomadi si svolga nelle migliori condizioni igieniche possibili, con evidenti effetti di promozione sociale e con indubbio vantaggio per l'intera collettività.
Tornerà gradito un cortese cenno di assicurazione e di intesa.
Partecipazione, Interazione e Mediazione Culturale


Oggi in Italia i Sinti e i Rom, denominati “zingari” e “nomadi” in maniera dispregiativa ed etnocentrica, sono oggetto di discriminazione, emarginazione e segregazione anche all’interno delle stesse associazioni pro-rom/sinte.

La discriminazione è estesa a tutti i campi, nel pubblico e nel privato, pertanto l’emarginazione e la segregazione economica e sociale dei Sinti e dei Rom si trasforma in discriminazione etnica.


Presidente Nazionale, “Sinti Italia”   Davide Casadio
Tel: 3342511887


I carabinieri sul luogo dell'omicidio (Foto Sgattoni)
I carabinieri sul luogo dell'omicidio (Foto Sgattoni)

domenica 24 luglio 2011

Non chiamateci nomadi, non vogliamo i campi ma micro aree per famiglie

«Non chiamateci nomadi, non vogliamo i campi ma micro aree per famiglie»

Prende posizione la Comunità Sinti dopo le polemiche per il presunto campo che doveva nascere in Gogna

Sinti Italia una llettera per il contrattuale fornitura: forfat

 
Sinti Italia
Protocollo n.1
del 26 maggio 2011

Alla cortese attenzione
ENEL Servizio Elettrico
Casella Postale 1100
85100 Potenza
Fax 800 900 150

Oggetto: situazione contrattuale fornitura energia elettrica
Gentile Direzione, scrivo per conoscere le disposizioni e il dettaglio dei costi che
avete assunto a partire dal mese di gennaio 2011 riguardanti le forniture di energia
elettrica a forfait per le seguenti categorie di clienti:
1)carovana o struttura mobile posizionata in un'area di proprietà comunale con
permesso di stazionamento del richiedente contratto a forfait;
2)carovana o struttura mobile posizionata in un'area di proprietà privata del
richiedente contratto a forfait;
3)carovana o struttura mobile + attrazione di spettacolo viaggiante in uso, posizionata
in un'area di proprietà comunale con permesso di stazionamento del richiedente
contratto a forfait;
4)carovana o struttura mobile + attrazione di spettacolo viaggiante in fermo per
manutenzione ordinaria e/o straordinaria, posizionata in un'area di proprietà
comunale con permesso di stazionamento del richiedente contratto a forfait;
5)carovana o struttura mobile + attrazione di spettacolo viaggiante in uso, posizionata
in un'area di proprietà privata con permesso di stazionamento del richiedente
contratto a forfait;

6)carovana o struttura mobile + attrazione di spettacolo viaggiante in fermo per
manutenzione ordinaria e/o straordinaria, posizionata in un'area di proprietà privata
con permesso di stazionamento del richiedente contratto a forfait.
Questa richiesta è motivata dai continui solleciti da parte di nostri associati e non che
usufruiscono delle vostre forniture e che in questi ultimi mesi hanno visto un aumento
molto vistoso delle competenze a voi corrisposte per l'attivazione dei contratti.
Inoltre, a fronte delle diverse segnalazioni ricevute da diverse parti d'Italia, sembra di
avvertire confusione e scarsa informazione offerta ai clienti. Infatti da più parti si
evidenzia che le disposizioni cambiano improvvisamente senza nessun preavviso agli
stessi clienti e nessun tipo di consultazione o di semplice informazioni alle
organizzazioni di tutela, presenti nel Paese.
Per questa ragione oltre alla richiesta di poter ricevere un prospetto semplice e chiaro
sulle norme contrattuali in vigore dal mese di gennaio 2011 chiedo un incontro per
capire quali siano i vostri futuri orientamenti per questi contratti. Mi rendo da subito
disponibile a contattare le organizzazioni di tutela con cui collaboriamo per affrontare
la questione nella sua complessità.
Cordiali saluti

Davide Casadio

Per contatti diretti
mobile +393342511887
Via Agostino Meggiolaro27, 36575 Vicenza   

giovedì 21 luglio 2011

RAZZISMO

Il termine RAZZISMO si riferisce a qualsiasi teoria o dottrina che affermi che i caratteri fisici ereditari, come il colore della pelle, la fisionomia del volto, la struttura dei capelli e così via, determinano il comportamento, la personalità o le capacità intellettuali.
Nella pratica il RAZZISMO afferma la superiorità di alcune razze umane nei confronti di altre. Queste concezioni, che sono un abuso del concetto della differenziazione fra gruppi umani, hanno contribuito alla pratica della DISCRIMINAZIONE e del PREGIUDIZIO in molte parti del Mondo.
LA DEFINIZIONE DI RAZZA
Il concetto di RAZZA come distinta sottospecie dell'Homo sapiens, è praticamente privo di significato biologico e oggi numerosi scienziati respingono l'impiego di tale termine in riferimento alla specie umana.
Nell'uso comune "RAZZA" è un termine definito socialmente e la definizione varia da una società all'altra.
Ad esempio, molte persone che sono considerate nere negli Stati Uniti, perchè hanno uno o più antenati di razza nera sarebbero considerate bianche in Brasile. Il significato sociale del termine razza, dunque, è quello che i vari popoli si costituiscono: una società è RAZZISTA nella misura in cui i suoi membri derivano conclusioni arbitrarie dalle differenze fisiche dei gruppi.
In epoca recente il termine RAZZISMO è stato a volte erroneamente applicato a vari atteggiamenti o fenomeni sociali distinti, sebbene affini. Ad esempio, le presunzioni di superiorità culturale basate sulla lingua, la religione, la moralità il costume o altri aspetti della cultura, sono a volte definite RAZZISTE, sebbene il termine più appropriato per questo tipo di fenomeni sia quello di ETNOCENTRISMO.
Un altro imiego impreciso del termine è quello che fa riferimento al RAZZISMO ISTITUZIONALE, ossia a ogni pratica che abbia come effetto, intenzionale o meno, una rappresentazione differenziale dei vari gruppi umani. Così un esame accademico viene a volte definito istituzionalmente RAZZISTA se, indipendentemente dalle intenzioni, fa ottenere più difficilmente dei buoni risultati a membri di determinati gruppi minoritari. Sarebbe invece più appropriato affermare che tale esame ha effetti  discriminatori.
(

http://www.nuovo-ordine-nazionale.org/razzismo.html

News Sinti e Rom Articolo 3. il parlamento Italiano

Articolo. 3   della Costituzione Italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta' e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese



 L'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull'origine etnica (UNAR) ha la funzione di garantire, in piena autonomia di giudizio e in condizioni di imparzialità, l'effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull'operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazionie di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l'origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso.

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UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali

  
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LEGISLAZIONE

La legislazione è divisa per sezioni di competenza territoriale, al fine di facilitare la consultazione. Seleziona dal menu sottostante per accedere.


Legge regionale 22 dicembre 1989, n. 54 (BUR n. 70/1989)
INTERVENTI A TUTELA DELLA CULTURA DEI ROM E DEI SINTI.

Art.1 - (Finalità generali).

1. La Regione del Veneto intende tutelare con forme apposite di intervento la cultura dei Rom e dei Sinti, ivi compreso il diritto al nomadismo e alla sosta all’interno del territorio regionale
http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/1989/89lr0054.html




Si realizzerebbe, contestualmente, una discriminazione su base etnica, laddove l’art. 3 invece recita che la pari dignità sociale e l’eguaglianza davanti alla legge sono “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali e personali”. La forma di discriminazione verso i Rom e i Sinti segue anch’essa una logica di “separazione”. Fare ricadere su di loro i problemi di ordine pubblico e di sicurezza, crea un allarme destinato a legittimare comportamenti e legislazioni eccezionali senza prendere in considerazione in modo sereno ed efficace il problema dell’immigrazione in Italia. I timori sociali vengono concentrati su un solo gruppo, che è poi il meno tutelato da eventuali rappresentanze diplomatiche del paese d’origine, visto che nella maggior parte dei casi i Sinti e i Rom, anche se conservano, come è loro diritto, caratteristiche culturali specifiche, non hanno un paese d’origine diverso dall’Italia, di cui sono cittadini. Il provvedimento di raccolta delle impronte si abbatte su una comunità che, solo per le sue caratteristiche etniche, si presume tutta criminale, dimenticando che, qualora l’atto illegale fosse compiuto, la responsabilità per la nostra legge non può essere addebitata alla collettività ma all’individualità del singolo. Cosa direbbero gli abitanti di alcuni quartieri di Catania, in cui si verificano più che altrove scippi o violenze, della proposta di schedatura preventiva e generalizzata dei loro figli in nome della sicurezza dei bambini e delle potenziali vittime? Questa situazione richiama le esclusioni cui sono stati fatti oggetto i nostri connazionali emigrati all’estero e anche la legislazione antidemocratica degli anni trenta in Italia e in Germania, che pose i detentori del potere al di sopra della legge stessa e contemporaneamente avviò discriminazioni culminanti nelle leggi razziali. Il Comitato intende quindi richiamare la collettività ai principi di uguaglianza contenuti nella Costituzione, informare sulle attività presenti nella nostra città volte a favorire l’integrazione e il dialogo interculturale, promuovere azioni che consentano che la legge sia veramente uguale per tutte le categorie di cittadini. Tutto ciò sempre nello spirito dell’art. 3 della Costituzione, che così continua: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
http://www.girodivite.it/In-difesa-dell-articolo-3-della.html

giovedì 21 luglio 2011

Una nuova sezione di approfondimento è stata inserita nella parte destra di U Velto. La nuova sezione ha come titolo: “Parlamento italiano, XVI legislatura” ed offre tutto il materiale che le due Camere legislative italiane, senato e deputati, stanno producendo o su cui stanno lavorando. E' un materiale eterogeneo anche se le proposte di riconoscimento dello status di minoranze, con modifica della Legge 482/99, sono prevalenti. Ma come potrete approfondire c'è molto altro.
Questo spazio web è stato creato sia per diffondere notizie ma anche per offrire strumenti di interpretazione dell'attuale realtà vissuta dalle minoranze sinte e rom. Le sezioni di approfondimento sono diverse perchè cerchiamo di offrire un quadro complessivo. Ci sono sezioni "storiche" come quelle sulla legislazione, presenti fin dal 2005, ma anche nuove sezioni come quella che presentiamo oggi o come anche quella, ad esempio, sulla religione che è presente solo da qualche settimana. Naturalmente le sezioni sono in continuo aggiornamento per offrire un servizio sempre più puntale che possa aiutare a districarsi tra tante notizie che sono molto volatili.
In futuro vogliamo anche offrirvi una chiave di lettura sui tanti dispositivi che sono stati presentati in Parlamento anche perchè è evidente, leggendo i testi, la confusione e in alcuni casi siamo al limite della discriminazione. Ma anche sui termini la confusione è enorme. Ad esempio la lingua romanés è stata distorta in romanesh, in alcuni casi la lingua sinta è dimenticata (sic!). Questa sezione è quindi anche uno stimolo per sinti e rom ma anche studiosi, associazioni, attivisti... mettetevi in contatto con i Deputati e Senatori che si sono impegnati e offrite il vostro contributo. Quindi adesso la palla passa a voi che leggete... di Istituto di Cultura Sinta


Una strategia europea

Parlamento italiano, XVI legislatura


News:  Sinti Italia 

martedì 19 luglio 2011

La Domenica di Vicenza Rom - Sinti - Giostrai

Gentile Luca Faietti, ho letto il suo articolo - Nomadi, dopo l'episodio Gogna Vicenza a rischio: “Servono nuove ordinanze” – (http://www.ladomenicadivicenza.it/a_ITA_4321_1.html) il 16 luglio da La Domenica di Vicenza. Ritengo scorretto il fatto che non sia dato spazio al Pastore Davide Casadio, rappresentante dell’Associazione Sinti Italiani a Vicenza, che legge in copia. Auspico che venga offerto spazio e rilevanza eguale a quella data ad esponenti politici locali che in alcuni passaggi hanno esplicitato un messaggio irrispettoso verso i vicentini appartenenti alle minoranze linguistiche sinte e rom. Ritengo inoltre il titolo, “Servono nuove ordinanze”, improprio e censurabile. Disponibile a chiarimenti, porgo cordiali saluti
Davide Casadio.

Campo Nomadi di Vicenza Trasloco delle Famiglie

Campo Cricoli, trasloco vicino - Il Giornale di Vicenza


Campo Cricoli, trasloco vicino

NOMADI. L'assessore Giuliari ha chiesto ai tecnici del Comune di individuare un'area adatta
19/07/2011
Il recente sequestro di un terreno agricolo in via Mantovani da parte della polizia locale di Vicenza, e i dubbi conseguenti che fosse destinato a diventare un campo nomadi, hanno riportato alla ribalta la questione dell'ospitalità alle famiglie Sinti e Rom che vivono nel capoluogo. Mi aspetto che ci siano polemiche - conclude Giuliari - ma vogliamo che la nostra sia la città dell'accoglienza». G.P.Comune ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 400 mila euro per i lavori, che naturalmente potranno essere avviati solo dopo che le famiglie verranno temporaneamente spostate in un altro luogo.

lunedì 18 luglio 2011

L’Osce in Italia, Rom e Sinti in Italia

Rom – L’Osce in Italia per visitare i campi nomadi

Una delegazione dell’Osce (Organizzazione della Sicurezza e cooperazione in Europa) è in Italia, per visitare i campi rom e sinti ed esaminare le condizioni di vita delle popolazioni nomadi.
Gli esperti Osce sono affiancati da membri dell’Odihr (Office for Democratic Institutions and Human Rights), e da un rappresentante dell′Unar, l′Ufficio antidiscriminazioni del ministero delle Pari Opportunità.
Il lavoro della delegazione si è reso necessario a seguito della bocciatura da parte dell’Unione europea del piano di emergenza del governo italiano e dopo la condanna per la gestione dei campi rom e la raccolta delle impronte digitali per il censimento. Gli esperti di diritti umani verificheranno la situazione dei campi nomadi di Milano, Roma e Napoli, le città oggetto delle tre ordinanze del ministero dell’Interno per il censimento dei campi regolari e irregolari. Prevista anche  la partecipazione di rappresentanti delle principali associazioni Rom presenti in Italia. A Roma saranno coinvolte la Comunità di S.Egidio, la cooperativa Ermes, l′Opera Nomadi e alcuni esperti del Centro Studi Zingari, mentre a Milano le visite ai campi saranno seguite dall′Arci.
Al termine delle osservazioni gli esperti hanno il compito di stilare un report, che verrà consegnato al governo italiano a settembre.

domenica 17 luglio 2011

ABUSSO DI UFFICIO DA PARTE! DALLA AMMINISTRAZIONE DI VICENZA

In zona Gogna una sinti vuole solo vivaio. A Zocca e Cangini: e abusi condonati nella zona?

Di Citizen Writers | Sabato 16 Luglio alle 15:32 | 0 commenti

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Riceviamo su cittadini@vicenzapiu.com da Irene Rui e Guido Zentile e pubblichiamo
A seguito della domanda del consigliere comunale Zocca e della risposta dell'assessore Cangini, vorremmo precisare, che in quell'area non c'è l'intenzione da parte della signora Casadio di creare un'area residenziale, bensì di poter usufruire del campo a scopo prettamente agricolo e, viste le dimensioni, di appena 4.500 mq., creare un vivaio per piccole piante (qui la photo gallery).

La signora è consapevole di aver sbagliato nel pensare di sistemare esteticamente il campo con del ghiaino, ed è pronta a sanare l'abuso. L'area si trova si in zona di tutela paesaggistica (norma di piano regolatore), ma non è in fascia a vincolo ambientale-paesaggistico (legge nazionale).
Inoltre se Cangini, andasse a vedere le pratiche edilizie, si accorgerebbe che qualche anno fa la signora ha chiesto regolarmente l'autorizzazione per la recinzione e il passo carraio, tra l'altro già presente all'atto dell'acquisto dell'area. Per quanto riguarda l'allaccio elettrico, Zocca dovrebbe sapere, conoscendo benissimo la zona, che in quel posto, non essendo predisposti sottoservizi, tutte le abitazioni devono chiedere all'AIM di poter fare dei lavori con escavazione, ciò che è stato fatto regolarmente per portare l'allaccio sino all'ingresso del lotto, e dove è stato regolarmente richiesto il contattore per un'attività ad uso agricolo (vivaio). Dove abbia poi visto Zocca la predisposizione a microarea, o campeggio e colonnine, o quant'altro, ci piacerebbe capire.
Quello che è certo è che nei confronti della signora Casadio, si è attuata una vera usurpazione dei diritti non solo civili, ma anche costituzionali; si è fatto un abuso d'ufficio con eccesso di potere, non avendo nemmeno avviato la pratica per abuso edilizio, bensì procedendo con un atto penale illecito e viziato, con un processo alle intenzioni, tra l'altro sbagliate. L'assessore Cangini, invece di continuare ad errare su questo caso, cerchi di togliere l'abuso penale dagli atti d'ufficio, e faccia ritirare l'ordinanza avviando come da legge la pratica amministrativa per abuso edilizio, dando così la possibilità alla signora di sanare e di poter un giorno aprire la sua attività.
Poiché la signora è una sinti e non una maggioritaria, si preferisce fare un processo alle intenzioni basato, su stereotipi e non risolvere la questione. Ci chiediamo, visto i precedenti, perché per chi ha realmente edificato in quella zona, in modo visivamente abusivo, si è preferito far finta di niente e lasciare che i condoni sanassero gli immobili, alcuni dei quali, per altro, sono abbandonati?
Parlando di abusi ecco come viene rispettato il territorio dai vicini (
vedi carrellata fotografica di di Guido Zentile). Dimenticavamo, questa è gente per bene (racli o gagi) non sinti o rom.

venerdì 15 luglio 2011

''I rom e i sinti, in Puglia, come nel resto d'Italia enti locali italiani e quindi europei impegnati sulla questione Rom.

Le ultime notizie

Puglia: Vendola incontra rappresentante Consiglio Ue per questione rom (3)

(Adnkronos) - ''I rom e i sinti, in Puglia, come nel resto d'Italia e d'Europa - ha spiegato Jeroen Schokkenbroek - non hanno una buona integrazione sociale e scolastica, non hanno un accesso al mondo del lavoro e all'assistenza sanitaria. Con il Presidente Vendola ci siamo confrontati su quali strategie possiamo sviluppare per cambiare questa situazione''. L'incontro di questo pomeriggio, alla presenza degli assessori Elena Gentile e Nicola Fratoianni, si e' svolto anche in previsione del meeting convocato per il prossimo 22 settembre a Strasburgo dal Consiglio d'Europa e finalizzato alla adozione di un piano di azione oltre che alla creazione di un network di enti locali italiani e quindi europei impegnati sulla questione Rom.
(15 luglio 2011 ore 20.32)
 

giovedì 14 luglio 2011

OSCE IN ITALIA ROM E SINTI

Hungarian police officer Gabriella Bajn (r) at a press conference on the launch of a guide on building trust and understanding between police and Roma and Sinti, with ODIHR's Andrzej Mirga and SPMU's Kevin Carty, Vienna, 21 May 2010. (OSCE/Curtis Budden)
Agente di polizia ungherese Gabriella Bajn (r) in una conferenza stampa per il lancio di una guida sulla costruzione di fiducia e comprensione tra la polizia ei Rom e Sinti, con dell'ODIHR Andrzej Mirga e SPMU Kevin Carty, Vienna, 21 maggio 2010. (OSCE / Curtis Budden

Organization for Security and Co-operation in Europe

Rom e Sinti, visita dell'Osce in Italia
Il Capo del Dipartimento per le Pari Opportunità, Prof.ssa Isabella Rauti, il Vice Capo di Gabinetto, Dott.ssa Emanuela Tripi ed una rappresentanza dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) hanno incontrato questa mattina la delegazione dell'OSCE in visita nel nostro Paese, per raccogliere informazioni sulla situazione delle comunità Rom e Sinti e verificarne lo stato del processo di integrazione nel nostro tessuto sociale.
La missione, composta da alcuni esperti dell'Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR) e dell'Alto Commissario per le Minoranze Nazionali (HCNM), ha visitato nei giorni scorsi alcuni insediamenti Rom nelle città di Milano, Napoli e Roma; l'incontro ha rappresentato l'occasione per discutere degli esiti della visita e illustrare le iniziative messe in campo dal Ministero, ed in particolare dall'UNAR, a tutela dei diritti fondamentali di queste popolazioni e nel segno della strategia europea di inclusione sociale.


martedì 12 luglio 2011


"E tu, quanti zingari conosci?": ecco il video dell'Unar contro il razzismo
Martedí 12.07.2011 16:15
Dall’ultima settimana di giugno è in diffusione, sulla Rai anche in fasce orarie di buon ascolto come quella subito successiva al Tg1. Si tratta del video, reperibile anche su youtube, promosso dall’Ufficio antidiscriminazioni razziali del ministero per le Pari opportunità per combattere i pregiudizi e gli stereotipi nei confronti di rom e sinti. L’iniziativa è una tappa della campagna Dosta (in lingua romanes ‘Basta’) lanciata nel 2010 su proposta del Consiglio d’Europa e finanziata con fondi del capitolo Unar del ministero italiano per le pari opportunità. “La prima fase della campagna – spiega il direttore dell’Unar Massimiliano Monnanni – ha portato alla creazione di un tavolo di lavoro con rappresentanti delle maggiori comunità rom e sinti. Poi, il ministero ha previsto che si proseguisse anche nel 2011”.

 
video rom

Sono state realizzate iniziative con la Federazione nazionale della stampa e gli ordini dei giornalisti di Lazio, Campania e Lombardia per tentare di scardinare gli  stereotipi e per una corretta informazione (a questo proposito, si veda il sito http://www.newsrom.it/), e poi si è realizzato il video attuale. “Basta! Vai oltre i pregiudizi, scopri i rom!”: in 41 secondi  il messaggio del video è chiaro, è quello di alzare il tappeto dei preconcetti e guardare la realtà delle persone in quanto tali. “E tu, quanti zingari conosci?”.

mercoledì 6 luglio 2011

CHE FINE FANNO I SOLDI PER I ROM E I SINTI ?

Si chieda: che fine hanno fatto i soldi per i Rom e Sinti?
Da Gruppo Everyone        

6 luglio 2011

Abbiamo avuto un interessante scambio di idee con un amico dei diritti umani che si chiede come mai in Italia venga fatta tanta confusione fra Rom, romeni, Sinti, nomadi, famiglie senzatetto di diverse etnie. Alla base di questa confusione vi è senza dubbio l'atteggiamento di vero odio etnico che negli ultimi anni ha contagiato politici, responsabili media, autorità. I cittadini, così, non ricevono informazioni veritiere, ma solo propaganda. Centro-destra e centro-sinistra, inoltre, si danno la mano anche a livello locale, per dimostrare chi è più spietato e crudele con le famiglie Rom.
Il problema del razzismo, dell'antisemitismo, dell'omofobia in Italia è ormai fuori controllo, ma si cerca di ridimensionarlo e di non parlarne, come del resto avveniva negli anni 1930 e 1940 del secolo scorso. Le istituzioni perseguitano senza più limiti né scrupoli (oltre ai Rom e alle altre minoranze) i pochi difensori dei diritti umani che si oppongono a questo fenomeno. La repressione politica, poliziesca e giudiziaria contro il nostro Gruppo, per esempio, ha sollevato le proteste delle Nazioni Unite e della Commissione europea, che hanno inviato lettere ufficiali al Presidente Napolitano. Il nostro Presidente, però, pur essendo un caso unico in Italia, è il solo presidente di un paese democratico a non aver neppure convocato gli attivisti colpiti da tale persecuzione: troppo "scomodo" e di certo Napolitano - con tutto il rispetto - non è Pertini e non ha il coraggio e la sete di giustizia di Pertini.

E' importante che la condizione in cui si trovano i Rom in Italia sia monitorata e comunicata costantemente alle Nazioni Unite e alle istituzioni dell'Unione europea, altrimenti non esisterà neanche la possibilità che la Storia riveli le atrocità commesse dai persecutori di oggi. Atrocità che producono drammi umanitari e lutti: morti di bambini, donne incinte, malati, individui vulnerabili. Morti che vengono fatte passare sotto silenzio. Inoltre, l'Unione europea investe centinaia di milioni di euro per l'integrazione dei Rom, ma è denaro che viene incamerato e speso in altro modo. Sparisce come la classica "neve al sole", ma non vi è niente di solare in questo evento che si ripete continuamente, senza controlli ufficiali, senza che nessuno si chieda: che fine hanno fatto i soldi per i Rom?



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Sinti di Quinto Vicentino in un campo nomadi al margine dell'immaginario

Il  degrado abitativo. Ora i sinti di Quinto non ne possono più e chiedono una vita più dignitosa.

Quotidiano | Categorie: Fatti, Immigrazione, Diritti umani
Di Redazione VicenzaPiù | ieri alle 23:56 | 0 commenti

 

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Davide Casadio, Presidente Associazione Sinti Italiani - Da anni le famiglie sinti di Quinto Vicentino, vivono in stato di disaggio abitativo, dietro al cimitero del paese. Unico accesso è attraverso una caveggiara, che porta sul retro del campo santo (foto d'archivio di ragazzi sinti a Vicenza). Vi risiedono sotto una antenna della telefonia mobile, in un appezzamento di modeste dimensioni, contornato da un fossato i cui argini sono sottoposti a frenatura, senza servizi igienici e con sottoservizi posticci. Una zona soggetta ad esondazione.
L'Amministrazione comunale sostiene che sono stati spesi 16 mila euro per sistemare quell'area. Effettivamente ci si chiede come, visto che il piazzale è di terra battuta con un po' di ghiaino portato dagli stessi sinti al fine di non affossarsi nel fango ad ogni acquazzone, visto che le rive dei fossati continuano a franare e che i sottoservizi sono delle derivazioni dal cimitero. Da anni le famiglie sinti chiedono una idonea sistemazione, visto che sono onesti cittadini e alcuni vivono di un lavoro regolare a tempo indeterminato. Ma l'Amministrazione Comunale in deroga alle leggi regionali, non ci sente di adattare un'area comunale ad uso microarea per queste famiglie e preferisce mantenere i suoi cittadini in stato di degrado abitativo. Ora i sinti di Quinto non ne possono più e chiedono una vita più dignitosa.
Vicenza Piu

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la Associazione "Sinti Italia" a lo scopo di denunciare tutti gli atti di "Razzismo" e Propaganda chi viene colpito di discriminazione per chi comette diversita o dei attegiamenti nei coffronti di "Sinti e Rom" informazioni sbagliate possono compromettere la vite! di intere famiglie di già disaggiate e scluse dalle societa stiamo attenti! a come leggete le notizie o come si divulgano possono creare delle bariere e difidenze.



Presidente Ass: Sinti Italiani Davide Casadio