SINTI E ROM NEWS

SINTI E ROM NEWS

giovedì 10 novembre 2011

Rom e Sinti a Montecitorio

 
Rom e Sinti danzano al ritmo dei loro tamburi davanti a Montecitorio, chiedono il riconoscimento dello status di minoranza. Servizio di Valeria Collevecchio

Delegazione di rom e sinti al termine della manifestazione al "Senato"

7La Commissione diritti umani del Senato ha ricevuto una delegazione di rom e sinti al termine della manifestazione «crohl chetane» («tutti in piazza») a Montecitorio.



La delegazione della FGederazione Rome Sinti insieme ha consegnato al sen.

Roberto Di Giovan Paolo l'invito al Parlamento del «riconoscimento e alla tutela delle minoranze storiche e linguistiche rom e sinte nell'ambito della legge 482/99, e all'inserimento dei rom e dei sinti nella legge che istituisce il Giorno della Memoria delle persecuzioni nazifasciste». I componenti della delegazione, è detto in una nota, hanno «anche chiesto l'istituzione di tavoli di lavoro a livello governativo e locale «perché‚ si dia seguito alla scrittura di una strategia nazionale, così come richiesto dall'Unione Europea».

Rom e Sinti Manifestano per la prima volta a Montecitorio! ( 9-11-2011 )



Rom e Sinti manifestano per la prima volta a Montecitorio. 22 associazioni che hanno radunato almeno 200 persone con striscioni e bandiere. Negli scorsi giorni, durante le alluvioni che hanno funestato il nord-ovest dell’Italia, l’on. della Lega Nord Davide Cavallotto, manifestava sollievo perché le alluvioni erano riuscite nell’impresa di sgomberare il campo nomadi abusivo sul Lungo Stura a Torino. Oggi dinnanzi la Camera dei Deputati, la protesta dei Sinti e Rom italiani rispondono alle dichiarazioni del deputato del Carroccio, ma chiedono anche maggiori diritti, come: una tassazione meno dura per i giostrai, case popolari al posto dei campi attrezzati e chiedono anche l’istituzione di un giorno della memoria. “Chiediamo di essere riconosciuti come popolazione, chiediamo il dono della memoria, perché anche noi siamo caduti in tempo di guerra e l’Italia – dicono – è rimasta l’unica nazione a non riconoscerci”.
Video di Manolo Lanaro, montaggio Paolo Dimalio

martedì 8 novembre 2011

Appuntamento domani davanti a Montecitorio con Rom e Sinti

L'Impronta L'Aquila

Una manifestazione nazionale unitaria delle associazioni Rom e Sinte, per chiedere il riconoscimento di “diritti negati da sempre”: mercoledì 9 novembre, a Roma, in piazza Montecitorio, Rom e Sinti saranno “crohl chetane”, “tutti uniti”, per avanzare le proprie richieste a Governo e Parlamento. Radames Gabrielli è presidente della Federazione Rom e Sinti insieme e promotore dell’iniziativa.

www.improntalaquila.org




Davide Casadio a Roma in P. Monteciorio......

domenica 6 novembre 2011

Ovadia racconta gli ebrei e i Rom e Sinti

Contribuire alla formazione di un immaginario sociale di rom e sinti che aderisca alla realtà e ne colga la complessità superando i più comuni pregiudizi e stereotipi. Con questo obiettivo l' Associazione Stampa romana ha fortemente voluto la realizzazione di un vademecum. In partnership con la Comunità di Sant' Egidio, l' Associazione dei Giornalisti Scuola di Perugia e con il sostegno della regione Lazio, la pubblicazione «Ho visto anche degli zingari felici» sarà presentata presso la Federazione nazionale della stampa italiana oggi (ore 11, corso Vittorio 349). La giornata continuerà con una degustazione di cibi rom e si concluderà al Teatro Quirino (ore 21, via delle Vergini 7) con lo spettacolo «Senza confini - ebrei e zingari» di e con Moni Ovadia. Spiega l' attore: «È un recital di canti, musiche, storie di rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio, una vocazione che proviene dai tempi remoti e che in tempi più vicini a noi si fa solitaria, si carica di un' assenza che sollecita un ritorno, un' adesione, una passione, una responsabilità urgenti, improcrastinabili». Il concerto-spettacolo ha per protagonisti l' amore per la battuta, tracce poetiche, storielle e barzellette ebraiche ma anche i ritmi incalzanti delle sonorità e delle melodie zingare e klezmer, la bella musica che «attraversa le genti e la cultura dall' Europa all' Est»: un' opera teatrale originale e senza confini fatta di memorie e di grandi emozioni. « Senza Confini è la nostra assunzione di responsabilità - commenta Ovadia -, la sua forma si iscrive nella musica e nel teatro civile, arti rappresentative e comunicative che possono e devono scardinare conformismi, meschine ragionevolezze e convenienze nate dalla logica del privilegio per proclamare la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni singolo essere umano e di ogni gente».

Federazione "Rom e Sinti" insieme Roma il 9, Novembre

Manifesto della Federazione "Rom e Sinti" insieme
   L'evento di Roma il 9, Novembre


Gestione dei nomadi, ora è un caso TUTTI LADRI E DELINQUENTI


 E, infine il nodo centrale di tutta la questione: che fine faranno i campi in città? «Visto che l'ipotesi dei cinque nuovi microinsediamenti che la giunta Variati aveva tentato di inserire nel Pat, non è passata? Servono prese di posizione immediate e soprattutto efficaci».


La minoranza insorge, la Lega grida allo scandalo. Nomadi ancora al centro della cronaca. Prima per episodi di cronaca nera: Adriano e Domenico Halilovic sono stati arrestati dopo aver speronato un'auto dei carabinieri di Torri di Quartesolo, per furto, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio. Accuse pesanti. Il giorno dopo per Adriano Halilovic il giudice ha concesso i domiciliari nella roulotte del campo di strada Nicolosi, mentre Domenico è tornato libero con l'obbligo di firma. Se questa è una parte della storia, il resto è fatto di interrogazioni al sindaco Achille Variati e al presidente del Consiglio comunale, e di proteste, nemmeno tante velate, sottolineate dalla Lega Nord.
Al centro sempre l'area di via Nicolosi che di fatto, da anni, è diventata un'appendice di quelle di viale Diaz e viale Cricoli. Con una differenza importante che nella prima i proprietari sono i nomadi che hanno acquistato un appezzamento di terra senza mai chiedere servizi di alcun genere: acqua, corrente elettrica, scarichi e quanto serve per vivere in maniera quantomeno accettabile.
«Non vogliamo commentare la decisione del giudice - attacca il consigliere del Pdl, Valerio Sorrentino - siamo consapevoli che talvolta la strada della magistratura non coincide con le aspettative popolari. Ma quello che ci interessa sottolineare - prosegue - sono i bambini che in quel campo sono numerosi e vivono in uno stato pietoso. Senza acqua, servizi igienici». Nel 2006, infatti, l'allora assessore Sorrentino fece emanare un'ordinanza igienico-sanitaria di sgombero, che costrinse gli Halilovic ad abbandonare il campo. L'ordinanza venne rinnovata altre due volte sempre per la mancanza delle minime regole sanitarie fino al 2007. «Dopichè - spiega Sorrentino - nessuna decisione al riguardo e di conseguenza gli Halilovic sono tornati ad occupare il terreno di strada Nicolosi».
Ed ecco le domande? «Perché si chiede il consigliere del Pdl - l'ordinanza sanitaria emessa 2006 è stata messa da parte visto che i presupposti sussistono dal momento che non ci sono ancora gli impianti fognari indispensabili? E ancora: quando Giuliari, assessore ai Servizi sociali, troverà una soluzione?». Quesiti ai quali è stata richiesta una risposta scritta.
Se dai banchi della minoranza il clima sull'argomento-nomadi resta sempre incandescente, la Lega Nord non si tira indietro. «Ancora una volta assistiamo a gravi fenomeni di delinquenza che vedono protagonisti membri della comunità Rom, peraltro già noti alle forze dell'ordine, ospitati nei campi abusivi cittadini», scrivono Alessio Sandoli, responsabile della sicurezza e il segretario cittadino Carlo Rigon. Infine, la stoccata rivolta al sindaco. «Negli anni scorsi - proseguono i due esponenti del Carroccio - Variati aveva in più occasioni assicurato "tolleranza zero" verso i Rom che si fossero macchiati di reati, ma quali provvedimenti abbia adottato e quali intenda eventualmente adottare contro gli ospiti dei campi abusivi cittadini protagonisti di reati, non lo sappiamo». E, infine il nodo centrale di tutta la questione: che fine faranno i campi in città? «Visto che l'ipotesi dei cinque nuovi microinsediamenti che la giunta Variati aveva tentato di inserire nel Pat, non è passata? Servono prese di posizione immediate e soprattutto efficaci».© RIPRODUZIONE RISERVATA
06/11/2011
Chiara Roverotto

NON SI FA DI I SINTI E ROM TUTTO UN FASCIO! E FARSI UNA AUTO LEGGE: CONTRO LE MINORANZE LA FAMOSA FRASE,   DIECI ITALIANI PER UN TEDESCO ATTENZZIONE ALLE CATIVE INFORMAZIONI
  www.ilgiornaledivicenza.it

Da Brescia “Un Treno per Auschwitz”

(red.) Sono 450 i ragazzi delle scuole superiori bresciane che saliranno su “Un Treno per Auschwitz”, il lager nazista simbolo per eccellenza dell’Olocausto.
L’iniziativa, che ha coinvolto già 4mila studenti, è promossa dal Centro Studi Officina Memoria, ed è giunta ormai all’ottava edizione.
Partecipano all’evento, che ripercorre le orme delle migliaia di italiani, ebrei, oppositori politici, zingari ed omosessuali, partiti sui carri bestiame e mai ritornati nelle loro case, morti di stenti, fatiche, malattie e soffocati nelle camere a gas naziste, diverse scuole del capoluogo e non solo.
Coinvolti docenti e studenti di 18 scuole: 15 di Brescia (Sraffa, Calini, Maddalena di Canossa, Leonardo, Abba-Ballini, Castelli, Copernico, Gambara, Lunardi, Marzoli, Tassara-Ghislandi, Einaudi, Moretti, Don Mazzolari, Golgi di Breno) e tre anche da L’Aquila.
Quest’anno è stata attivata una collaborazione con Torino, dove ha sede il Centro studi internazionale “Primo Levi”. Il 2012 è infatti una data significativa per lo scrittore di origine ebraiche autore del celeberrimo “Se questo è un uomo”, racconto e testimonianza diretta dell’esperienza vissuta nel lager, perchè vi cade il 25esimo della morte.
Il viaggio prevede anche la visita ad alcuni dei quartieri più significativi di Cracovia, città polacca, che si trova a soli 60 km dal complesso dei campi di Auschwitz-Birkenau.
“Un Treno per Auschiwtz” parte domenica alle 13 dalla stazione di Brescia e fa ritorno in città dopo quattro giorni di visite, incontri, relazioni e approfondimenti.
L’iniziativa gode del patrocinio del Presidente della Repubblica, Aned di Brescia,Cgil, Cisl e Uil di Brescia e Valcamonica.

quibrescia.it 2011

venerdì 4 novembre 2011

Tutti Uniti Per L'ugualianza in Italia

Sinti e Rom e Gaggi Caminanti  Italiani in Italia

A Piazza: MonteCitorio Roma

Diego Grisetti,   Triscia!  che Foto? Dario, B.  Davide Casadio
Sinti che Striscia!

Apologia del fascismo e La legge è uguale per tutti

Il reato e punibile con la legge che diventa uguale per tutti   indipend ente dal colore e lingua o di provenienza.
 
Libro secondo: Dei delitti in particolare
Libro terzo: delle contravvenzioni in particolare

Apologia del fascismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione"), anche detta Legge Scelba, che all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque «faccia propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista», oppure da chiunque «pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche».
La "riorganizzazione del disciolto partito fascista", già oggetto della XII disposizione transitoria della Costituzione, si intende (ai sensi dell'art. 1 della citata legge) riconosciuta «quando un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista».
La legge prevede per il reato di apologia sanzioni detentive, più severe se il fatto riguarda idee o metodi razzisti o se è commesso con il mezzo della stampa, ed accompagnate dalla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici[1].
Di apologia del fascismo, dopo una certa

giovedì 3 novembre 2011

Ma Voi dite che ricordare per non dimenticare ! i "Sinti uccisi"

Bologna per ricordare i Sinti uccisi dalla “Uno bianca”

Bologna ricorda i nomadi assassinati in via Gobetti
 

Bologna 22 dicembre 2009 | 11:14. Una cerimonia di dialogo e preghiera in ricordo dei nomadi assassinati nel campo di via Gobetti, dove la mattina del 23 novembre 1990 furono uccisi, dalla banda della "Uno bianca", Patrizia Della Santina e Rodolfo Bellinati. L’iniziativa, che si terrà mercoledì 23 dicembre, ore 15, in via della Beverara 123, nella sala Auditorium del Museo della Civiltà industriale, è promossa dall’Anpi e dal Comitato antifascista del Navile con il patrocinio del quartiere Navile, in collaborazione con le parrocchie cattoliche della Beverara, dell’Arcoveggio e della chiesa Evangelica Mez (Missione evangelica zigana) di Bologna. Al ricordo interverrà la comunità nomade di Bologna, i Sinti italiani del campo di via Erbosa (parenti delle vittime), alcune associazioni di rappresentanza nomade e la cittadinanza che non vuole dimenticare l’orrore provocato dalle stragi della "Uno bianca". La cerimonia verrà introdotta da Leonardo Barcelò, consigliere comunale di Bologna. Ad un momento di raccoglimento e preghiera con monsignor Giovanni Catti, don Nildo Pirani, don Luciano Galliani, il ministro di culto Luigi Chiesi della chiesa evangelica Mez di Bologna; seguiranno dei brevi interventi di dialogo per agevolare la conoscenza fra i presenti. Al termine della cerimonia verrà deposta una corona di alloro al cippo che ricorda le due vittime.

 wikipedia.org Banda_della_Uno_bianca

NEWS SINTI E ROM IN ITALIA

Le notizie contro le comunita sinte e rom in italia nel mondo







la Associazione "Sinti Italia" a lo scopo di denunciare tutti gli atti di "Razzismo" e Propaganda chi viene colpito di discriminazione per chi comette diversita o dei attegiamenti nei coffronti di "Sinti e Rom" informazioni sbagliate possono compromettere la vite! di intere famiglie di già disaggiate e scluse dalle societa stiamo attenti! a come leggete le notizie o come si divulgano possono creare delle bariere e difidenze.



Presidente Ass: Sinti Italiani Davide Casadio